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Primo Pamio
Il protagonista: Primo Pamio
Nato a Scorzè il 30 luglio 1891, mugnaio di professione.
Visse 8 anni di intensi combattimenti; oltre alla grande guerra, infatti, combattè anche la guerra Italo-turca in Libia.
Durante il primo conflitto mondiale, prese parte ai combattimenti in tutte le aree del nostro fronte: cominció inizialmente nella zona carsica; successivamente, nel 1916, venne trasferito nel fronte trentino, per poi tornare, dopo 9 mesi, in zona carsica.
Proprio nei combattimenti del settembre 1917, per il suo ardimento in battaglia, ricevette la medaglia d’argento al Valor militare. Proprio durante questa sua azione, venne ferito gravemente e ciò oltre a portarlo in fin di vita, lo rese “inabile” al servizio militare fino ai fatidici giorni della battaglia del solstizio, quando fu inviato al 268 reggimento fanteria, proprio tra Candelu e Fagarè.
A guerra conclusa riuscì a tornare a casa solamente nel 1919.
Nei suoi anni di guerra, combattè in 4 diversi reggimenti, prima nel 71 “brigata puglie”, successivamente al 118 “brigata Padova”, poi al 213 “brigata Arno ed infine al 268 “Brigata Caserta”.
A fine guerra, per i suoi meriti, arrivó ad avere il massimo grado per sottoufficiali dell’esercito, ossia Aiutante di battaglia.
La crostatina l’ho fatta con una pasta frolla di farina gialla da polenta e castagne.
I 3 ripieni, invece, richiamano i tre luoghi dove ha combattuto:
- Carso = giallo (crema pasticciera di latte vaccino) che richiama i primi gas usati nel fronte italiano
- Trentino = bianco (namelaka, ossia una crema senza farine) che richiama le vette delle montagne, che ho voluto variegare con del radicchio rosso tardivo
- Piave = marrone (crema pasticciera al cioccolato extra fondente, tipo quello che davano ai soldati italiani durante il primo conflitto mondiale ) che richiama il colore della terre del Piave

